I MIEI PENSIERI NON SONO I TUOI PENSIERI
lunedì 28 febbraio 2011
FIORE CHE SBOCCI...
( La nostra storia -16-)
Fiore che sbocci
col freddo,
ti attrae quel poco sole
tiepido al mattino,
nascosto dietro nuvole
che toglie il vento.
Dormi
un piacevole sono,
come il fiore
che il freddo fa fiorire.
Coglimi
prima che il freddo
bruci le foglie,
svanisca il profumo,
perda il colore
e il sole
non può far sbocciare
Anna Maria Cherchi
18 gennaio 2012 L.633/41
domenica 27 febbraio 2011
sabato 26 febbraio 2011
PASTORES
E cantu azis sueradu
Die e notte andende indomu
Arricchinde su padronu
De unu saltu arestadu
Desertu e abbandonadu!
Eppuru in tantu abbandonu
L’ azis pagadu che bonu
A sos riccos possessores!
Ora est chi bos liberades
Dae sos isfruttadores!
Pastores sardos chi fama
Azis de razza virile:
pro su modernu cuile
faghide custu programma:
de istradas una trama,
lozas, lughe, abba e fenile;
pro unu biver zivile
de bonos trabagliadores!
Est tempus chi bos movedas!
Aunidebos, pastores
Dae sos isfuttadores
Ora est chi bos liberedas!!!
Raimondo Piras giugno 1967
Die e notte andende indomu
Arricchinde su padronu
De unu saltu arestadu
Desertu e abbandonadu!
Eppuru in tantu abbandonu
L’ azis pagadu che bonu
A sos riccos possessores!
Ora est chi bos liberades
Dae sos isfruttadores!
Pastores sardos chi fama
Azis de razza virile:
pro su modernu cuile
faghide custu programma:
de istradas una trama,
lozas, lughe, abba e fenile;
pro unu biver zivile
de bonos trabagliadores!
Est tempus chi bos movedas!
Aunidebos, pastores
Dae sos isfuttadores
Ora est chi bos liberedas!!!
Raimondo Piras giugno 1967
TRIPOLI
la storia tinta di rosso,
è viva palpita si muove,
fiume di sangue che scorre,
non in un letto di sabbia
ma sui corpi.
Se anche l’ultimo
uomo morisse,
OTripoli,
voce che fa gioire,
come dopo un parto,
se quella è la vita,
vagito di bimbo
che nasce.
Quanto silenzio
in tanti palazzi!
ricorda quello
del nazismo,
di chi pensa
al suo tornaconto.
È bello tendere
la mano, come
figli che salvo
dal fuoco.
È il genocidio
l’unica cosa
che deve fare inorridire.
Anna Maria Cherchi
giovedì 24 febbraio 2011
mercoledì 23 febbraio 2011
TRAMONTO A CAGLIARI
Nel terrazzamento
al tramonto,
seduta sulla panchina
osservo il sole,
uccelli che volano via,
dove andranno?
Profilo di monti,
la Sella del Diavolo,
fascino di una legenda
antica.
Anna Maria Cherchi
al tramonto,
seduta sulla panchina
osservo il sole,
uccelli che volano via,
dove andranno?
Profilo di monti,
la Sella del Diavolo,
fascino di una legenda
antica.
i pensieri affollano
la mente.
feste,antichi canti,
bandiere al vento,
piemontesi che scappano
Il 28 aprile!
Terrazzamento di nome
Carlo Alberto
Mi chiedo :
perché non lo chiamiamo
Ospitone?
Ospitone?
Fierezza di un nome
che nessuno straniero
avrà maiAnna Maria Cherchi
martedì 22 febbraio 2011
GOCCE D' ACQUA
(la nostra storia-15-) Goccia d’acqua
da quali occhi
incontrerai
pianti di gioia
o di dolore,
ma una lacrima
da quali occhi
Ti sei posata
su una foglia
sembri una perla,
evapori
quando spunta il sole.
Tornerai in alto,
sarai una nuvola
leggera…incontrerai
pianti di gioia
o di dolore,
ma una lacrima
è sempre una lacrima,
qualche volta
raschia il viso
altre volte
è bello asciugarla
con un bacio
perché va dentro te.
Anna Maria Cherchi
domenica 20 febbraio 2011
REGALAMI UN SOGNO
Regalami un sogno,
lascerà la scia,
come una cometa
inganna,
perché sembra oro.
Il fiume dove immergerai
la mano,
non è lo stesso,
dice la filosofia,
sono gocce
che sfilano sui sassi,
pianto di desideri.All’imbrunire
si spengono i sogni,
ma le stelle continuano
a pulsare,
sogni che muoiono in cielo
lascia che li possa rubare,
a te non serviranno più.
AMC.
mercoledì 16 febbraio 2011
GOCCE Dì FUOCO
(a Chris Botti-2-)
Note come
gocce di fuoco
sfioranoper far vibrare,
volano i sensi
come note.
luna e stelle
tramonti e poi l’aurora.Magia che si ripete
nell’immenso,quando ascolto
un suono che pervade
e innamora,
melodia che
accarezza Il cuore,
come ali di farfallache nell’aria
volano leggere.
Amc.
martedì 15 febbraio 2011
IL RICORDO
(la nostra storia-9-)
Pianta che avevi potato,
perché non morisse,
a primavera era fiorita,
germogliavano gemme
come gocce d’acqua,
dove si rispecchiava il sole.
Pianta che avevi potato,
perché non morisse,
a primavera era fiorita,
germogliavano gemme
come gocce d’acqua,
dove si rispecchiava il sole.
viole ,rose ,mandorli
l’ulivo, ultima pianta
che ricordo
nel viale che ti avrei
incontrato.
Poi i petali sul prato
dove son passata,
ultima carezza…
poi dalle tue labbra
è partito un bacio
che io ho catturato
e chiuso dentro il cuore.
Anna Maria Cherchi
LA TUA VOCE
(la nostra storia-8-)
Lieve come mano
di mamma
che accarezza Il bimbo,
brina leggera
che copre una rosa,
venticello che flette
l’ erba di un prato,
ruscello che chiosa
quando le pietre
vuol baciare.
Il più bel sogno
nella mente,
non è leggero
come il tuo respiro,
battito d’ali che accarezza
Il cuore.
Timido amore
mi fa gioire,
tutte le volte
che sento la tua voce.
Anna Maria Cherchi
Lieve come mano
di mamma
che accarezza Il bimbo,
brina leggera
che copre una rosa,
venticello che flette
l’ erba di un prato,
ruscello che chiosa
quando le pietre
vuol baciare.
Il più bel sogno
nella mente,
non è leggero
come il tuo respiro,
battito d’ali che accarezza
Il cuore.
Timido amore
mi fa gioire,
tutte le volte
che sento la tua voce.
Anna Maria Cherchi
lunedì 14 febbraio 2011
ERICA
(la nostra storia -7-)
Di varietà infinite,
piccoli arbusti
che fioriranno al caldo,
come fai Tu!
quando si gela
Il cuore e credi
di morire.
Io piccola pianta
sono il rifugio
per sentirti vivo,
il tempo per rinverdire,
poi, getterai
i petali al vento.
Erica
che dovrà fiorire,
per ornare
il deserto che hai
lasciato.
Anna Maria Cherchi
Di varietà infinite,
piccoli arbusti
che fioriranno al caldo,
come fai Tu!
quando si gela
Il cuore e credi
di morire.
Io piccola pianta
sono il rifugio
per sentirti vivo,
il tempo per rinverdire,
poi, getterai
i petali al vento.
Erica
che dovrà fiorire,
per ornare
il deserto che hai
lasciato.
Anna Maria Cherchi
domenica 13 febbraio 2011
GRAPPOLI ACERBI
Grappoli acerbi
pendono da un pergolato,
acini aspri,
matureranno
in attesa di essere colti.
sentimenti, sensazioni…
Triste,
rassegnato
felice di sapere
che ti amo.
Anna Maria
pendono da un pergolato,
acini aspri,
matureranno
in attesa di essere colti.
Io aspetto.
Tu,
aceti un vivere scialbo,
dietro un paravento
che ha mutilatosentimenti, sensazioni…
Triste,
rassegnato
felice di sapere
che ti amo.
Io no!
Né nuvole né vento
potrà portare via
una sensazione
che nasce dal cuore,
ma tu non vuoi capire.
Cuore diventato
gabbia…
Apri il portellino
lascialo volare.Anna Maria
sabato 12 febbraio 2011
PERCHE' NON DOVREBBE
sperare d’ incontrarti,
di starti vicino,
anche un attimo,
attimo che le consentirà
di sentire il tepore del tuo corpo,
di accarezzare la tua pelle,
di sentire il sussulto
che proverai quando le sue dita
ti sfioreranno il corpo,
e i suoi occhi verde cupo,
attireranno il tuo sguardo,
In quell’ attimo
tu l’ abbraccerai,
stringendola le darai
il bacio che sogni.
Viola non smetterà di sperare,
darà la vita
perché si realizzi il sogno,
che le consente di pensarti
e immaginare
che sia vicina a te.
Anna Maria
venerdì 11 febbraio 2011
mercoledì 9 febbraio 2011
LASCI LA SCIA
(La nostra storia-6-)
Lasci la scia
come una cometa,
anello che abbracci
il mondo,
il tuo pensiero avvolge
con polvere d’oro.
ti allontanerai
cometa apparsa
Lasci la scia
come una cometa,
anello che abbracci
il mondo,
il tuo pensiero avvolge
con polvere d’oro.
ti allontanerai
per contar le stelle,
trascinami con te
perchè non resti sola,
accarezzami
col vento,
trasforma le tue mani
in ogni foglia.
Tintinnio di
campanelle d’ orocometa apparsa
nel mio cielo.
Anna
martedì 8 febbraio 2011
DI TE NON VOGLIO FARE IL NOME
Di te, non voglio
fare il nome,
non servirà
una maschera d’oro,
per ricoprire
un cranio vuoto,
fama nefasta
lascerai all’uomo,
se Bragadin potesse
averti in mano!
Passerà la prepotenza,
di Famagosta
consegnerai le chiavi
ai turchi di turno,
chiamali come vuoi,
le guerre sono tutte uguali,
sacre o profane,
Pio V° non era un gentil’uomo.
Un Don Giovanni
potrà dimostrare,
che col comando e il potere
si può comprare tutto!
Poveri posteri!
senza un avvenire,
la libertà, conquistata
giorno dopo giorno,
è la cosa che dà
il più bel piacere.
Anna Maria Cherchi
fare il nome,
non servirà
una maschera d’oro,
per ricoprire
un cranio vuoto,
fama nefasta
lascerai all’uomo,
se Bragadin potesse
averti in mano!
Passerà la prepotenza,
di Famagosta
consegnerai le chiavi
ai turchi di turno,
chiamali come vuoi,
le guerre sono tutte uguali,
sacre o profane,
Pio V° non era un gentil’uomo.
Un Don Giovanni
potrà dimostrare,
che col comando e il potere
si può comprare tutto!
Poveri posteri!
senza un avvenire,
la libertà, conquistata
giorno dopo giorno,
è la cosa che dà
il più bel piacere.
Anna Maria Cherchi
PRENDI LE MIE MANI
Prendi le mie mani,
condividi con me
la tristezza,
che hai nel cuore,
spunterà la gioia,
come un croco,
che ricopra il sole.
ìIn un cortile
disadorno,
ho visto
Hai donato speranza
tanta vita,
le tue mani
grondano amore,
nulla si perde,
come rondine
che ritrova il nido,
farà ritorno
riempirà il tuo cuore.
Anna
condividi con me
la tristezza,
che hai nel cuore,
spunterà la gioia,
come un croco,
che ricopra il sole.
ìIn un cortile
disadorno,
ho visto
un mandorlo fiorito,
stà tornando primavera.Hai donato speranza
tanta vita,
le tue mani
grondano amore,
nulla si perde,
come rondine
che ritrova il nido,
farà ritorno
riempirà il tuo cuore.
Anna
lunedì 7 febbraio 2011
DIVERSAMENTE AMORE
Mamma che mostri
I piedi nudi di un bambino
tendi la mano per un soldo
tu sai ….
se mi impietosisco
apro il borselino….
per quattro bimbi,
vite che il fuoco ha rubato!
Sindaco ,autorità
giovani vecchi,
ecco il colpevole…
la burocrazia!
bisogna che protesti!
ma perchè erano diversi!
Volevo portarli
in un palazzo…
propaganda spicciola
lacrime di rimorso
che io chiamo
diversamente amore.
Anna Maria Cherchi
I piedi nudi di un bambino
tendi la mano per un soldo
tu sai ….
se mi impietosisco
apro il borselino….
Quante lacrime,
è il rimorsoper quattro bimbi,
vite che il fuoco ha rubato!
Sindaco ,autorità
giovani vecchi,
burocrazia timbri,
non apposti ecco il colpevole…
la burocrazia!
bisogna che protesti!
Si è vero li avevo cacciati
demolito casette
raffazzonate…ma perchè erano diversi!
Volevo portarli
in un palazzo…
propaganda spicciola
lacrime di rimorso
che io chiamo
diversamente amore.
Anna Maria Cherchi
domenica 6 febbraio 2011
SE NON PUOI
Se non puoi
tenermi vicina,
lascia che nel tuo
giardino sia una talea,
dove c’è scritta
una parola strana.
Anna
tenermi vicina,
lascia che nel tuo
giardino sia una talea,
dove c’è scritta
una parola strana.
quando sarà in fiore
spanderà nell’ aria
il suo profumo
col respiro
giungerà al tuo cuore,
non sarà un semplice
pensiero.
Non farlo evaporare!
anche se non sai
scegliere un nome,
fa che non sia
banale,
se addolcisce
è rende vero,
quello che tu
non chiami amore.Anna
venerdì 4 febbraio 2011
giovedì 3 febbraio 2011
IL SUO NOME
IL SUO NOME.
( La nostra storia-4-)
Filo di seta che non vedo,
anche se brilla più dell’oro,
lega così forte…
forse si chiama desiderio,
stimola il cuore..
qual è il suo nome?
Giorno dopo giorno
la tua voce da lontano,
pulsa come una stella
la traduca
come mi piacerebbe sentir dire.
Anna
( La nostra storia-4-)
anche se brilla più dell’oro,
lega così forte…
forse si chiama desiderio,
stimola il cuore..
qual è il suo nome?
Giorno dopo giorno
la tua voce da lontano,
pulsa come una stella
che mi regali
da cui non puoi
togliere le spine.
Da ogni spina
nascerà un ramo,
poi un'altra rosa,
è un modo per dire…
parola a cui non dai nome.
Lascia che il cuorela traduca
come mi piacerebbe sentir dire.
Anna
mercoledì 2 febbraio 2011
martedì 1 febbraio 2011
TI VOGLIO BENE
TI VOGLIO BENE
( la nostra storia-1-)
mille volte,
formare una catasta
da incendiare
con un bacio,
che bruci senza fine.
Fiamma ,
che avvolga il cuore,
senza incenerirlo,
alimentato
dal mio sguardo,
più forte
di qualunque vento,
e non ci sia acqua
che possa fermarlo!
Amc.
( la nostra storia-1-)
Ti voglio bene,
mi piacerebbe scriverlomille volte,
formare una catasta
da incendiare
con un bacio,
che bruci senza fine.
Fiamma ,
che avvolga il cuore,
senza incenerirlo,
alimentato
dal mio sguardo,
più forte
di qualunque vento,
e non ci sia acqua
che possa fermarlo!
Amc.
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