Romeo prese la mano di Giulietta, e rivolto al frate disse: Congiungi tu , con le parole sante, le nostre mani, e poi venga la morte , la gran divoratrice dell’amore, a far quello che vuole. A me basta poterla dir mia.
Tu
non sei Shakespeare, ma anche tu hai a che fare col teatro. Ho un problema:
sono una pessima attrice.
Tu, scrivi di me come fossi la più dolce delle
donne che hai sognato di incontrare. Se fosse vero…perché mi hai condannata
alla morte della solitudine, al soffrire…
Sei
un bugiardo? No! Solo una che sa come si scrive. Io non sarò nel tuo romanzo,
non invocherò la morte. Saluti
A.M.C.
2 novembre 2011 L.633/41
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