E’ una musica diversa quella che aspetto di
sentire,
solo
il tuo silenzioso messaggio mi tiene compagnia.
Rassegnata
trascorro giorno non allegri
lascio
che l’anima fuga…
inciampa
tra ingarbugliati pensieri
come
un’ amina dannata.
Dov’è
la forza acquisita in lunghi anni.
Come
un tronco cresciuto all’asciutto
Fletto
rami che non può spezzare il vento.
Sprofondo
nel pozzo dei pensieri,
di
giudizi che vengono elargiti in fretta,
allora
ti cerco , non so dove ti trovi…
Quello
che ho voluto, le nenie che cantavo…
non è rimasto niente.
Il
desiderio che tutti fossero felici
ha
costruito in me uno schiavo,
che
dice: devi essere forte perché io viva.
Potessi
cadere in frantumi per rendervi felici,
vi
ho amato e vi amo, eppure non capite,
avete
reso bello il mio morire.
A.M.C.
3 novembre 2011 L,633/41
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