domenica 8 maggio 2011


Accarezzo con lo sguardo
le cose che dovrò lasciare,
porcellane antiche
della  nonna,
le tovaglie
tessute da zia Anna
lo sciale di mia madre
custodite con gelosia,
da qui non mi vorrei separare:
i miei libri,
quelli di storia
comprati da bambina
nella libreria il “Nuraghe”
a Cagliari di fronte al bastione;
Miele Amaro
La Sardegna e i sardi
nell’alto medio evo
Le Nebbie di Avalon…
dovrò lasciare
spero in mani buone.
Molti con le pagine ingiallite
dove è nascosta
qualche rosa,


Pagine amiche
scritti trasferiti nella mente
la cosa che più piango.

Anna Maria Cherchi

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