Senz’ali m’accingo a volar via dalla mia triste stanza per starti vicino, splendida pianta che
saluti con un tremolio accarezzata dal
vento. Nella scrivania col fascino di tempie ormai bianche, superbo, senza un
sorriso, ripensi all’stante che con fare
gioioso l’avresti incontrata. Tempo fanciullesco tornato in archivio tra i sogni ,durato dall’alba
al tramonto si rispecchia nella calma piata di un lago, come nuvole che passano
in cielo, che pare dicano :ciao…Anna Maria Cherchi
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