Città in festa,
suonavano le trombe.
Le pupille di un bimbo
chiedono la pace.
È un attimo...
nasce angoscia ...
disperazione,
boato come di un inferno .
Volano sugli alberi
ombre di silenzio,
spavento, dolore,
spuntano le croci,
piove sangue...
Gocciolano lente le ore,
si spalanca il cielo
appaiono angeli...
figli del terzo e quarto mondo,
che non sano perché hanno le ali.
Strano giardino senza fiori,
con calici di sangue
che rende tutti uguali,
bimbi senza più carezze
recisi come sterpi
senza alcun valore.
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