mercoledì 24 agosto 2011

TRIPOLI

Tripoli,

Sposa del mare,
questo è il tuo nome
non hai gioielli,
ricoperta di macerie,
per doni
solo bombe.
Statue d’oro frantumate,
spartite
come preda di guerra,
Il lupo ulula di note.
Fiumi di sangue
imbrattano la terra,
piovono bombe,
per fortuna
è fuoco amico!
Il pericolo più grande,
Tripoli,
è che venga usata
come cappelliera.
Si odono parole
civiltà… pace..
quella urlata più forte
è: petrolio.
Tutto riprenderà come era,
parola di ministro,
che brutta previsione!
Anna Maria Cherchi
24 agosto 2011

Diritti riservati L.633/41

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