sabato 20 agosto 2011

SOLITUDINE

Solitudine

mordi il cuore,
con denti aguzzi
come un drago,
sembri fuoco
nel mese d’agosto
quando il maestrale è forte.
Ferite scarne…
bruciano…
feste che non sono feste,
labbra arse
dove affiora il sale
amaro del dolore.
Parole che ubriacano
come fosse vino,
piovono
come una tempesta…
e il sole?
Continuerà a brillare,
sino a quando
non verrà quotato in borsa!
Camminiamo…
come pecore mute al macello ,
i capibranco,
illustri farabutti
qualcuno con la Croce al fianco,
tutti a dare consigli
con la borsa stretta…
l’inferno esiste,
creato per rendere infelice
la povera gente…
come un guinzaglio
per poterti dominare!
le formiche ,
nel loro piccolo si ribellano…
e noi?
Pedala sura e casca
Casca gioventudi,
Ti siat po saluri
Su soli d’esistari!
Anna Maria Cherchi
20 agosto 2011
DirittiL.633/41

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