martedì 29 marzo 2011

IL GIARDINO




IL GIARDINO
“Entra nel giardino
sono rare le persone che lo fanno”
così avevi detto.
Nel cancello c’era un nome
“ amore”
parola abusata e resa triste
confusa con altro…


Giardino, che il vento
aveva ricoperto di foglie,
nessun rumore,
neanche un sospiro ,
l’ unica musica il ruscello
che saltellava sui sassi.

Pomeriggi di sole
raggi filtrati tra i rami ,
 al tramonto…
le tue braccia  ricoprivano
le spalle per attenuare i brividi.

Nel giardino
sono rimasti i  sogni,
il profumo dei fiori,
il nome…
sei andato via con le chiavi,
con l’illusione
che  non entrasse più nessuno.

Anna Maria Cherchi
30 gennaio 2012 L.633/41



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