lunedì 20 dicembre 2010

FIGLIO EMIGRATO



















Figlio emigrato
lontano dal mio cuore
e dalla tua terra
Sotto la cenere ,
hai lascito il tuo fuoco
riscalda la speranza del  tuo ritorno
ricorda il sole d’ agosto.
Il potere ha messo
la cola intorno ad un tavolo,
mangia
e vendere il mare ingannando…
c'è  chi s' addormenta
sognando quel mare
accarezzava i piedi,
di un figlio morto emigrato
ormai libero 
sotto  un cielo
che gli serve da manto.
Anna Maria Cherchi

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