domenica 31 ottobre 2010

STRADE BIANCHE


Strade bianche, dure,
rese fangose dalla pioggia.
ricordo d’estate
la via Adua,
portava al Tirso.
Zia Anna Rosa Carta
con una corbula pesante
andava al fiume.
Lenzuola bianche
stese sugli sterpi.
Giocavo…il Tirso pericoloso,
scendeva verso il mare,
Silì è vicino alla foce.
sulle sponde, i girini
pesciolini rossi d’ altri tempi.
Carri pieni di sabbia pregiata
vicine, le fornaci di tegole antiche
quelle lavorate con i piedi,
sembrava una danza.
Argilla amalgamata con la paglia,
tegole asciugate al sole,
Quante cose affollano i pensieri,
sembra quasi medioevo.
Temi che ora sono verdi.
Ora il gioco è un altro gioco
i miei figli
il lavoro, non potranno
neppure immaginarlo!

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